EDUVINET HOME Proposta di un plano di lavoro strutturato in unita' didattiche
e finalizato al progetto EDUVINET a cura dei docenti
dell' I.T.I.S. di Bassano Romano


English translation




Contribution to the EDUVINET "Living Conditions of EU Citizen" subject







Obiettivo:

Creare un pacchetto software a carattere turistico-culturale relativamente alla Provincia di Viterbo.






Argomenti da sviluppare nelle unita' didattiche:



A) Presentezione delle risorse archeologiche:

  1. Siti
  2. Necropoli
  3. Bellezze architettoniche



B) Presentazione delle ricchezze ambientali:

  1. Parchi
  2. Riserve naturali



C) Calendari relativi alle varie fiere, manifestazioni, ecc., il tutto corredato da informazioni culturali sulle tradizioni popolari con indicazion sulla recettivita' alberghiera.



D) Carte tematiche:

  1. Planimetrie
  2. Cartine geografiche














LA CITTA' DI VITERBO



Descrizione dello stemma di Viterbo:

  1. Leone: antico stemma guelfo della città (secolo XI);
  2. Palma: emblema della città di Ferento che venne presa dai Viterbesi dopo la distruzione della medesima nel 1172;
  3. Asta: sormontata dall'aquila bicipite, donata alla città dall'imperatore Federico I Barbarossa nel 1 l 67;
  4. Bandiera della chiesa: croce bianca in campo rosso con le chiavi incrociate, donata alla città perché la portasse il suo Leone nel 1315.




CENNI STORICI


Veduta di Viterbo (Foto)


Resti di mura etrusche sul colle del Duomo attestano l'antica esistenza di un pagus che fu conquistato dai Romani verso la fine del 310 a.C.

Viterbo: Teatro romano di Ferento (Foto)


Ruderi di sontuosi edifici costruiti nei pressi delle Terme dove si estendeva il. tracciato della Cassia, attestano l'importanza che il luogo raggiunse in epoca Augustea. Nel secolo VIII il re Desiderio, in lotta con il Papa, invase numerosi villaggi nell'agro Viterbese e fortificò l'antica dimora etrusca, dando inizio ad un lungo periodo di dominazione longobarda di cui rimangono preziose testimonianze ancora ben conservate.


Viterbo: necropoli etrusca di Castel D'asso (Foto)


Tra l'XI e il XII secolo, dopo la riunione di un unica cinta muraria dei piccoli borghi sparsi nella zona, Viterbo si eresse a libero comune e crebbe in potenza. Dopo essersi liberata dal giogo dell'Imperatore Federico II la città raggiunse un enorme splendore nella seconda metà del XIII secolo, quando divenne residenza abituale dei Pontefici. Nel 1266 il Papa francese Clemente IV trovò l'ultimo rifugio nel palazzo vescovile e alla sua morte iniziò il più lungo periodo di sede vacante della storia della chiesa, nel corso del quale la città fu teatro di numerosi awenimenti che la imposero all'attenzione del mondo. I cardinali vennero chiusi in cumclave e soltanto dopo trentatré mesi (temendo anche il ripetersi dei disordini da parte dei viterbesi che, irritati per lunga attesa avevano persino scoperchiato il tetto del Palazzo) elessero il nuevo Papa.


Viterbo: Palazzo dei Papi (Foto)


Il Pontefice prescelto fu tale Tebaldo Visconti, delegato in Terrasanta, che giunse a Viterbo il lO febbraio 1272 e fu incoronato a Roma con il nome di Gregoro X.
Nel secondo concilio di Lione, due anni dopo, venne emanata la bolla "Ubi periculum" con cui si regolamentò lo svolgimento del conclave, fissando un serie di norme alcune delle quali ancora in vigore.
In seguito la città passo, senza fare più storia, da una signoria all'altra tra lotte sanguinose finché non venne annessa allo Stato Pontificio. Nell 1870 fu unita all'Italia e nel 1927 riconosciuta capoluogo di provincia. Viterbo conserva ancora oggi il suo aspetto tipicamente medievale ed offre al turista un interessante complesso di insigni monumenti a testimonianza del suo glorioso passato di cui gli abitanti vanno giustamente fieri.




CENNI GEOGRAFICI


Marina di Montalto: a cavallo sulla spiaggia (Foto)


Tarquinia: garadi surf (Foto)


Viterbo e la Tuscia si estendono nell'Alto Lazio, a nord di Roma, in una zona pianeggiante e collinare (dal livello del mare fino a 1.000 metri di altitudine) compresa tra il mar Tirreno, la Toscana e l'Umbria. Il litorale marino presenta i centri balneari di S. Agostino, Tarquinia Lido, Marina Velca, Riva dei Tarquini, Montalto di Castro e Pescia Romana.
Nella parte centrale della Tuscia si elevano due gruppi collinari: i Volsini e i Cimini che accolgono i laghi di Bolsena e di Vico.
Nel lago di Bolsena, il più grande d'Italia fra quelli di origine vulcanica, sorgono due isole, la Bisentina e la Martana.


Il lago di Vico, ad una altitudine di 500 m., è circondato da secolari boschi ed è inserito in una riserva naturale di notevole valore ambientale.


Isola Bisentina: vecchio convento (Foto)

In canoa sul lago di Vico (Foto)


Il massiccio dei Volsini non supera i 639 m. di altezza (Monte S. Magno) mentre quello dei Cimini raggiunge con il Monte Cimino l'altezza di m. 1053. Abbondano i materiali da costruzione, specie i tufi leggieri e resistenti e l'ottima pietra conosciuta con il nome di peperino di cui sono composti la maggior parte dei monumenti, chiese e quasi tutti gli edifici più importanti della regione.
Nella provincia sono state trovate ed utilizzate eccellenti ocre per la fabbricazione delle terre coloranti e farine fossili (Grotte S. Stefano).


Bagni invernali alla piscina termale di acqua sulfurea di Viterbo (Foto)


Le masse vulcaniche fessurate e porose assumono, rispetto all'idrografia del terreno, una funzione simile a quella dei calcari. Nelle immediate vicinanze di Viterbo si estende una vasta area termale, con sorgenti di acqua sulfurea.
Le acque, già note ai Romani che costruirono sul posto grandiosi edifici di cui oggi rimangono modesti ruderi, hanno notevoli proprietà e contengono, tra l'altro, idrogeno solforato, solfiti, solfati, zolfo colloidale. La sorgente più famosa è quella del Bullicame, con circa 8 metri di diametro che sgorga alle sommità di una collinetta arida e biancastra per i residui solforosi che si sono sedimentati durante gli anni. Si tratta di un laghetto formato da un profondo cratere naturale, la cui superficie è continuamente mossa dai gas presenti in quantità rilevante.
La regione è aperta ai venti occidentali apportatori di una notevole umidità, specie di inverno, ma questa si condensa principalmente nelle terre più alte in cui supera il metro di precipitazioni annue, in genere, tuttavia, si resta al di sotto del metro. Le nevi, anche nei luoghi elevati, sono scarse: per tutta la regione viterbese si ha una media da due o tre giorni di neve all'anno.

Le condizioni climatiche nell'insieme sono buone: alternate le pioggie a periodi di siccità è regolare il decorso delle stagioni, così la vegetazione è ricca, la campagna coltivata e fertile.
Ricchissimi boschi di castagno coprono tutti i monti Cimini e i monti Volsini, e nelle macchie, che si estendono fra i due massicci, abbonda la quercia.

Estesa dappertutto è la coltivalione dell'olivo, della vite, (vini famosi sono l'EST­EST­EST di Montefiascone, Aleatico di Gradoli, Cannaiola di Marta, ecc.) dei frutteti, del grano.
Nelle terre irrigue si coltivano il tabacco, gli ortaggi, mentre dove l'acqua è scarsa, vaste zone, adibite a pascolo, costituiscono eccellenti riserve per l'alimentazione del numeroso bestiame ovino e bovino di cui è ricca la provincia di Viterbo e di cui si pratica abbondantemente l'allevamento, particolarmente nelle zona compresa tra il confine Nord della provincia con la Toscana e le campagne intorno a Montalto di Castro.


I boschi dei monti Cimini (Foto)


Questi luoghi, fino a qualche anno fa, furono la patria dei famosi butteri Maremmani, che erano addetti alla custodia delle grandi mandrie. Questa figura, tipica della nostra provincia pero, è andata man mano scomparendo senza lasciare che vaghi ricordi.
Notevole è anche l'allevamento dei suini e gallinacei in tutte le piccole e grandi fattorie.
Allo stato selvaggio ci sono cinghiali e nelle macchie di Castro, Farnese e Canino, abbonda la volpe e la lepre. Durante la stagione venatoria le beccacce, le quaglie, le anitre, le allodole e numerose altre qualità di volatili offrono agli appassionati un vasto campo di attività tra i più notevoli della penisola.


Buttero maremmano (Foto)




CENNI CULTURALI

La Tuscia prop one infinite attrattive artistiche e mo nument ali, dalla civiltà preromana al periodo augusteo, dal medioevo al rinascimento, al barocco.
Il reperti archeologici del popolo etrusco hanno arricchito musei e collezioni private di tutto il mondo
Le pitture delle tombe di Tarquinia (IV­VI secolo a.C.) e i preziosi vasi nei musei di Tarquinia e di Vulci, a testimonianza degli intensi commerci con la Grecia, hanno un valore inestimabile e documentano il grado di civiltà raggiunto dagli etruschi prima dell'awento di Roma.


Tarquinia: necropoli etrusca, tomba Giglioli (Foto)


Dal periodo romano restano imponenti vestigia soprattutto nella città di Ferento presso Viterbo. Ferento: teatro romano (Foto)


L'ambiente e l'atmosfera medievale sono riproposti da arcigni castelli (Soriano nel Cimino, Civita Castellana, Vasanello, Bolsena, Vulci ecc), numerose chiese romaniche (Tuscania), caratteristici borghi (Vitorchiano, Civita di Bagnoregio) Tuscania: chiesa romanica (Foto)


e sopratutto del centro storico di Viterbo con lo incantevole palazzo dei Papi e lo scenografico quartiere di S. Pellegrino. Viterbo: quartiere medievale di S. Pellegrino (Foto)


Il periodo rinascimentale risplende nella Villa Lante di Bagnaia, con elefanti, fontane e giardino all'italiana, (luogo di particolare interesse per il principe Carlo di Inghilterra),


Bagnaia: Villa Lante (Foto)


nell'imponente Palazzo Farnese di Caprarola (dove è stata istituita una scuola artigianale inglese), nel fantastico Parco dei Mostri di Bomarzo, ricco di sorprese e di grottesche sculture.


Caprarola: Palazzo Farnese (Foto)


Bomarzo: il Parco dei Mostri (Foto)
















• • Copyright © IWB e.V. 1996-2000 Webmaster: ohlendorf@eduvinet.de • •
• • 800 x 600 recommended
• •




|Introduction & Sitemap| |EDUVINET Didactically & Methodically|  
|Full Text Teaching Materials| |EDUTALK Discussion Forum| |Link Collection|
|EDUVINET Authors| |Add your URL & Materials| |EDUVINET Logos|
|Mailinglist| |Guestbook| |Search & Search Engines| |Homepage|